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martedì 15 aprile 2025

Ussaro del 3^ reggimento di stanza in Slesia nel 1807

 Per una strana coincidenza ho terminato di dipingere questo Ussaro del 3^ reggimento di stanza in Slesia nel 1807 e scolpito magistralmente da Riccardo Cerilli sculptures proprio il 5 maggio, giorno della morte di Napoleone. Mi piace ricordare con questo figurino la morte di un grande personaggio e di un grandissimo stratega militare.










Granatiere del 5º Reggimento di linea "Real Calabria" del Regno di Napoli durante la Campagna di Russia (24 giu 1812 – 14 dic 1812)

Terminato anche questo Granatiere del 5º Reggimento di linea "Real Calabria" del Regno di Napoli durante la Campagna di Russia (24 giu 1812 – 14 dic 1812) della Romeo Models.

Sulla condotta dell'esercito napoletano durante la campagna di Russia, lo storico Raffaele de Cesare così si espresse:
«Durante l'impero napoleonico, i napoletani che combattevano in Ispagna, vennero lodati dai marescialli Suchet e Saint Cyr; nel 1812 Murat ne condusse nella campagna di Russia dieci mila, i quali fecero prodigi e nella tremenda ritirata di Mosca, Napoleone non ebbe altra scorta che di cavalieri napoletani, comandati da Roccaromana e da Piccolellis, il quale guidava i cavalli della carrozza dov'era l'Imperatore. Questi diecimila napoletani erano comandati da Florestano Pepe, da Rossaroll, da D'Ambrosio, da Cianciulli, da Costa, da Arcovito, da Roccaromana, da Piccolellis e da Campana. Nella famosa ritirata di Mosca il freddo colpì i due colonnelli Campana e Roccaromana e a Florestano Pepe si gelarono i piedi. Dopo Lutzen, Napoleone pubblicò quest'ordine del giorno:
"S. M. l'Imperatore dei francesi e Re d'Italia, volendo dare alle truppe napoletane che fanno parte del grande esercito, una pruova della sua soddisfazione, pel coraggio da esse addimostrato nelle battaglie di Lutzen, con decreto del 22 maggio ha loro conceduto ventisei decorazioni della legion d'onore, da distribuirsi ai militari dei diversi gradi e classi, che si sono maggiormente distinti."
Murat ne fece di sua mano la distribuzione. A Danzica le truppe napoletane ebbero elogi dal maresciallo Rapp; e qualche anno dopo combattettero valorosamente, benché infelicemente, a Modena e a Macerata, condotti dallo stesso Murat.»
(Raffaele de Cesare, La fine di un Regno, Volume I)



lunedì 14 aprile 2025

“Un ussaro ancora vivo a 30 anni è sicuramente un codardo !!” cit. Antoine Charles Louis de Lasalle

Nominato colonnello del 10º reggimento Ussari, al suo rientro in Francia nel 1800 fu nominato generale di brigata all'inizio delle Guerre napoleoniche. Al comando di una brigata di cavalleria che divenne l'«Infernale», Lasalle accumulò vittorie contro i prussiani durante la campagna del 1806 – in particolare con la conquista della fortezza di Stettino – poi in Spagna come generale di divisione a Medina de Rioseco, Burgos e a Medellín.

Richiamato nel 1809 per partecipare alla campagna di Germania e d'Austria, dopo essersi distinto ancora una volta a Essling, il generale Lasalle morì colpito da una pallottola in piena fronte nelle ultime ore della battaglia di Wagram.
Lasalle rimane famoso tanto per i suoi numerosi fatti d'arme quanto per le sue scappatelle di ogni genere. Di volta in volta dietro alle sottane, bevitore e fumatore incallito, egli diede prova sul terreno di notevole senso tattico e di una bravura leggendaria che gli valse l'ammirazione dei suoi soldati. La sua morte a Wagram, all'età di trentaquattro anni, fu duramente risentita dalle sue truppe e dallo stesso Napoleone.










Eugène de Beauharnais in uniforme dei cacciatori a cavallo della guardia imperiale

Conosciuti come i "Figli prediletti" (con connotazioni di Monelli viziati), i Cacciatori a Cavallo della Guardia (Chasseurs à cheval de la Garde Impériale) erano la Cavalleria leggera della Guardia, l'unità da ricognizione preferita dall'Imperatore Napoleone e una delle più usate della Grande Armée.










Jean-Baptiste Antoine Marcelin Marbot

 Ecco a voi Jean-Baptiste Antoine Marcelin Marbot, comunemente chiamato Marcellin Marbot, nato in una famiglia di nobiltà militare ad Altillac, nell'antica provincia di Quercy. Era il figlio del generale Jean-Antoine Marbot. Riuscì a salire rapidamente di grado divenendo aiutante di campo del maresciallo Augereau, che comandava il VII corpo d'armata, nella guerra contro il Regno di Prussia e l'Impero russo nel 1806-7.

Per la pittura mi sono ispirato alla tavola presente a pagina 61 del libro “Etat-major et service de Sante’ “ del Cdt Bucquoy che indossa una tenuta di fantasia estiva.



Zappatore del 3 reggimento svizzero